Dal local al globale. Looodi
Anche la politica rende omaggio ai prodotti tipici lodigiani.
Roma, centro della politica italiana, per qualche ora è diventata centro delle tipicità lodigiane e di un quasi miracolo. Non ci credere? Provate a ripercorrere la vostra memoria e cercate di trovare (se mai ce ne fosse stata una…) l’ultima volta in cui Di Pietro e Bossi si sono trovati d’accordo su un qualsiasi argomento.
Ci voleva la nostra terra, con i suoi prodotti a far compiere questo miracolo. Verrebbe quasi da dire che per le prossime elezioni si potrebbero organizzare banchetti di “raspadura” prima di ogni comizio, se quello che vogliamo sono toni più pacati, umani, in cui la persona, prima del politico, emerga in tutta la sua natura.
A parte gli scherzi, ma neanche tanto… quella che il Comune di Maleo ha portato a Roma lo scorso 18 febbraio era il meglio della tipicità lodigiana ed il successo di tutti i prodotti presentati (dalle specialità agroalimentari alle ceramiche) è stata una conseguenza che non deve stupire.
Parlando in particolare di raspadura, di tutti i politici presenti (a parte ovviamente il parlamentare lodigiano Andrea Gibelli, istrione della manifestazione) Bossi era quello sicuramente
più favorito: non tutti sanno infatti che la moglie lavorava a Lodi e lui stesso afferma che ogni tanto la portava a casa del ministro leghista che già da allora ne conosceva gusto e qualità.
Chi l’ha invece scoperta in questa splendida occasione è l’onorevole Di Pietro che però non ha potuto che unirsi ai commenti positivi del suo “nemico” leghista e di tutti i parlamentari che l’hanno assaggiata per la prima volta.
Un successo che il Caseificio Zucchelli ha conseguito a nome di tutto il territorio lodigiano, dei suoi prodotti, dell’ingegno e della capacità degli uomini che ci lavorano. E se anche la politica di qualsiasi colore è concorde su questo, chi può non esserlo?